domenica 27 febbraio 2011

Andiamo tutti da B.

Oggi Luca Telese ha intervistato il ministro Santanchè dopo che questa aveva vinto il premio, assegnatole dal periodico Il Fatto Quotidiano, “Miglior giustificatore dell’ingiustificabile”. durante l'intervista, anche piuttosto breve che vi consiglio calorosamente di guardare, la dolce e autoironica ministra ha esordito dicendo che il nostro caritatevole Presidente del Consiglio è sempre pronto ad aiutare le persone bisognose, come le ragazze dell'Olgettina. dello scandalo Rubygate le vere vittime sarebbero proprio loro. che colpa ne hanno di essere tanto carine e tanto ben disposte verso il Premier? non è mica colpa loro se preferiscono una Mini Cooper alla loro dignità. sono scelte. spero solo che ci abbiano pensato molto bene prima di prendere decisioni simili. giusto qualche giorno fa sono state rese pubbliche altre intercettazioni in cui altre ragazze (sono sempre di più) parlavano di quello che succedeva nelle case del castissimo Sig. B. e di come ci si dovesse comportare per accumulare una piccola fortuna: sembra che più si dimostrassero disponibili nei suoi confronti, e scrivo disponibili per essere fine, e più potevano sperare di entrare nelle sue grazie. io mi chiedo cosa spinge una ragazza a comportarsi così, forse queste fanciulle credono talmente poco in se stesse da pensare che l'unico modo per avere una bella auto sia sottomettersi ai capricci e alle fantasie fuori luogo di un over settantenne. non riesco a concepirlo, soprattutto quando vedo le interviste ai genitori di queste donne o di altri interrogati che affermano sarebbero felici se la figlia guadagnasse tanto denaro così facilmente. ma siam pazzi?
in mezzo a tutta questa vergogna assistiamo anche ad altre notizie che non fanno altro che scandalizzarci ancora di più: il nostro Primo Ministro che in un suo discorso afferma che la scuola pubblica sarebbe un centro di selezione e reclutamento per comunisti (nonostante questi, a parer mio, non esistano più da un pezzo), l'opposizione di centrosinistra che si fa la guerra da sola, l'opposizione di centro che si diverte giocando a briscola pur di passare il tempo ancorata alla propria sedia in Parlamento, l'opposizione di centrodestra che si sfalda e ogni giorno perde qualcuno per strada,... giusto a proposito dello sventurato Presidente della Camera la prima citata Santanchè diceva: "un deputato al giorno leva Fini di torno". che simpaticona.
per chiudere in bellezza citerei ancora quella comica mancata della Santanchè che, alla fine del colloquio con Telese, si improvvisa anche dispensatrice di preziosi consigli per il leader dell'opposizione Bersani, al quale suggerisce di:
1- imparare a tenersi di più dal punto di vista estetico: la sua voce, l'accento e il look dovrebbero esser cambiati e rimpiazzati poichè per ora è completamente out. (giusto perchè per far politica non servono le idee.)
2- credere di più in quello che dice: si vede che LUI non è sulla strada del Vero. solo con la forza della Verità potrà vincere le elezioni e fare qualcosa per il suo paese. (Skywalker-Bersani che la Verità sia con te!)
insomma Bersani, basta fare la persona per bene e vai a zoccole!
...ma solo dopo un bel trapianto di capelli finti, così, forse, avremo qualche possibilità di vincere le elezioni.

giovedì 17 febbraio 2011

Comici e Comicizzati: La Linea Sottile

stiamo scadendo tutti nel banale: le solite battute, le solite notizie, i soliti comici e i soliti offesi. ridiamo e ci indignamo a comando. ma ieri sera, a Sanremo, i ruoli si sono invertiti e Luca e Paolo sono riusciti a ridicolizzare (nel limite del buon gusto e sempre con una punta di affettuoso rispetto) proprio quelle persone che riteniamo le più integre e infallibili nel loro "ruolo" di antiberlusconiani. il pubblico ha gradito senza pensarci su troppo. le battute, oggettivamente, erano ben studiate e mai volgari, ma hanno lasciato anche un pensiero fisso nelle menti degli italiani, o almeno me lo auguro: è insito nell'italiano medio volersi sempre sentir dire le stesse cose? in fondo, se ci mettiamo ad ascoltare ogni commento irriverente degli ultimi giorni, le parole cambiano, ma la sostanza rimane la stessa. siamo assuefatti dai tormentoni ben riusciti e facilmente memorizzabili. tutto ciò che richiede poco sforzo di comprensione, memorizzazione e imitazione ci piace e ne vogliamo sempre di più. comici che sembrano caricature di se stessi e politici che li imitano in modo impeccabile. Crozza ha detto che non riesce più ad imitare Bersani perchè questo fa già tutto da solo e, secondo il mio modesto parere, gli viene anche bene. ormai nel nostro paese non si riesce più a capire dove finisce la satira e dove inizia la politica. siamo un popolo di comici sempre pronti a ridere degli altri ma mai di noi stessi e delle nostre sciagure. se la satira è lo specchio attraverso il quale guardare per comprendere meglio la situazione di uno stato, non ci sarebbero dubbi nel definire il nostro come statico e intrappolato nelle sabbie mobili del regresso.

Luca e Paolo a Sanremo (16-02-11)

Crozza a Ballarò (15-02-11)

martedì 15 febbraio 2011

Free Tibet and Italy

in effetti mi aveva proprio scioccato il cartello con questa scritta. ne avevano parlato al tg proprio questa domenica, ma al momento sembrava una di quelle cose a cui fai caso e poi ricominci a mangiare il tuo piatto di pasta. o forse no? rileggendo i giornali, sentendo i tg o i programmi di approfondimento nella mia testa vorticava quello slogan. forse non tutti capiranno la citazione, spieghiamola. alle ultime olimpiadi tenutesi in Cina molti attivisti (poi arrestati) cercarono di far conoscere a tutto il mondo lo stato morale dei tibetani costretti a vivere sotto la bandiera dei loro poco democratici vicini. come tutti sappiamo il paese che conta il maggior numero di cittadini al mondo è anche uno dei meno inclini ai diritti civili o ad ascoltare le opinioni altrui. la seconda potenza mondiale nell'economia non sente ragioni riguardo a quel bel paese chiamato Tibet. è suo, punto.
che anche la nostra situazione sia così disastrata?
stamattina mi è capitato di soffermarmi a leggere soprattutto tre articoli che non hanno nulla o quasi in comune, se non la conferma ai miei dubbi: siamo proprio messi male.
il primo si occupava delle centrali nucleari francesi che stanno per chiudere poichè vecchie, malandate e difettose. queste centrali sono aperte da trentanni, ma solo ieri qualcuno si è accorto del rischio. che tempismo! ciò che deve far riflettere è che noi dovremmo metterci d'accordo proprio con la Francia nel caso aprissimo (riaprissimo, in realtà) questi reattori. se questo non vi dà da pensare, passiamo alle esercitazioni militari con i sonar nei mari siciliani e liguri (articolo). ogni tanto quei bravi ragazzi dell'ONU decidono di provare delle nuove armi, che rimpiangano i tempi di action man? il punto è che ogni anno, o ogni volta che i militari si annoiano, gli animali (e alcune volte gli uomini) ci rimettono. siamo certi che ne valga veramente la pena?
altro evento che mi preoccupa è l'aumento esponenziale di anziani che di sera si sentono soli e così chiamano programmi serali a caso. il signor B. è un fuoriclasse in materia, ma un altro che sembra averci preso gusto è proprio il dg della Rai. è sotto gli occhi di tutti la guerra fredda (ma neanche troppo) tra Masi e Santoro. la mia domanda è: che bisogno c'era di chiamare la Ventura? che avesse sbagliato numero? magari cercando di evitare una figuraccia ha rimendiato dicendo "da voi non mi dissocio". io preferirei dissociarmi da un programma come quello piuttosto che da uno pieno di contenuti che dà voce a chi normalmente non ce l'ha. insomma, alla rai possiamo guardare solo l'Isola dei Famosi e il Tg1, ma non Santoro, Dandini e Floris. io noto una certa differenza tra questi ultimi tre e persone come Ventura e Minzolini. voi no? comunque, l'articolo.
quest'ultima notizia di cui vi parlerò al primo impatto mi ha fatta ridere come un'oca: un diciannovenne egiziano fermato in possesso di eroina si difende dicendo "sono il fratello di Ruby". sicuri che non sia italiano? secondo me ha solo sbagliato tempismo, o magari sesso. povero. mi fa quasi tenerezza. fossi stata una poliziotta l'avrei quasi lasciato andare. tanto in Italia non mettono in carcere né gli evasori né i papponi, perchè mettere dentro uno spacciatore con lo sense of humor? in fondo quando si parla di furfanti con sense of humor siamo degli intenditori.

lunedì 14 febbraio 2011

hey oh let's go. 13 febbraio 2011. donne, qui si fa la storia.

ieri in tutta Italia (anche nei paesini più piccoli e inutili) le donne si sono unite per un unico grande progetto: liberare l'Italia dalla dittatura. la dittatura non riguarda solo il nostro buon B., ma anche un insieme di dogmi inculcatici a forza nelle nostre testoline fin da piccoli. le donne non sono oggetti, hanno una dignità (non tutte, a quanto pare). essere femministe non significa pretendere di essere migliori degli uomini, ma essere reputate alla loro altezza. anche se su quest'ultima parola da me usata ho qualche dubbio...diciamo che...le donne vogliono essere reputate tanto stupide quanto lo sono gli uomini. negli anni Sessanta tutte le donne hanno combattuto per ottenere dei diritti, ma da allora qualcosa è cambiato e nessuno ha più fatto nulla. davvero a noi donne va bene una situazione simile?
stamattina, leggendo un articolo de Il Fatto Quotidiano (qui), mi sono accorta che la nostra immagine di belle e oche ha raggiunto tutto il mondo. mi immagino già dei bambini in kenya che ridono di noi. bella figura di merda.
siamo famosi in tutto il mondo per le meraviglie del nostro paesaggio e per la cultura del nostro passato, possibile che ora siamo diventati lo zimbello di tutti?
ieri in Belgio (ma non solo) molte italiane hanno manifestato sotto la bandiera del "se non ora quando?" per far capire che non siamo tutte delle veline e che B. non ci rappresenta. Berlusconi non mi rappresenta e non mi ha mai rappresentata. qualcuno dice che delle cose buone le avrebbe anche fatte, io non riesco a vederle. io vedo un paese in ginocchio da qualsiasi punto lo si guardi: l'economia, l'istruzione, i servizi, il turismo, la ricerca e la credibilità.
ci sarà un motivo per il qule i politici di tutto il mondo alle riunioni importanti arrivano in orario e non raccontano barzellette. perchè noi non facciamo parte di questo gruppo? perchè ogni volta che guardo la satira estera mi viene voglia di sprofondare e di scappare da questo paese?

appena arrivata!

perchè aprire un blog? me lo chiedo pure io. fino ad oggi pensavo che le persone che decidevano di punto in bianco di scrivere sul world wide web fossero persone talmente interessanti e sempre pronte a mettersi in gioco che io non ne avrei mai fatto parte, e non ne avrei mai avuto il coraggio. in effetti, perchè farne parte?
ciò che stamattina mi ha portata ad aggiungermi al gruppo dei "bloggers" (oddio quanto fa figo) è la necessità di far sapere a tutti come la penso, di informare e di scrivere della realtà che vedo. credo si sia arrivati ad un punto in cui ogni persona dovrebbe manifestare la propria opinione, urlarla in mezzo ad un mondo non sempre disposto ad ascoltare. in fondo siamo noi la storia, no? per questi motivi... benvenuti nel mio mondo!
qualora le mie opinioni e le vostre andassero d'accordo, mi renderete la persona più felice di questo mondo.
qualora le mie opinioni e le vostre non si incontrassero...beh...sarebbe bello potersi confrontare in tranquillità scambiandosi punti di vista! =)

Coldplay - Politik