martedì 15 febbraio 2011

Free Tibet and Italy

in effetti mi aveva proprio scioccato il cartello con questa scritta. ne avevano parlato al tg proprio questa domenica, ma al momento sembrava una di quelle cose a cui fai caso e poi ricominci a mangiare il tuo piatto di pasta. o forse no? rileggendo i giornali, sentendo i tg o i programmi di approfondimento nella mia testa vorticava quello slogan. forse non tutti capiranno la citazione, spieghiamola. alle ultime olimpiadi tenutesi in Cina molti attivisti (poi arrestati) cercarono di far conoscere a tutto il mondo lo stato morale dei tibetani costretti a vivere sotto la bandiera dei loro poco democratici vicini. come tutti sappiamo il paese che conta il maggior numero di cittadini al mondo è anche uno dei meno inclini ai diritti civili o ad ascoltare le opinioni altrui. la seconda potenza mondiale nell'economia non sente ragioni riguardo a quel bel paese chiamato Tibet. è suo, punto.
che anche la nostra situazione sia così disastrata?
stamattina mi è capitato di soffermarmi a leggere soprattutto tre articoli che non hanno nulla o quasi in comune, se non la conferma ai miei dubbi: siamo proprio messi male.
il primo si occupava delle centrali nucleari francesi che stanno per chiudere poichè vecchie, malandate e difettose. queste centrali sono aperte da trentanni, ma solo ieri qualcuno si è accorto del rischio. che tempismo! ciò che deve far riflettere è che noi dovremmo metterci d'accordo proprio con la Francia nel caso aprissimo (riaprissimo, in realtà) questi reattori. se questo non vi dà da pensare, passiamo alle esercitazioni militari con i sonar nei mari siciliani e liguri (articolo). ogni tanto quei bravi ragazzi dell'ONU decidono di provare delle nuove armi, che rimpiangano i tempi di action man? il punto è che ogni anno, o ogni volta che i militari si annoiano, gli animali (e alcune volte gli uomini) ci rimettono. siamo certi che ne valga veramente la pena?
altro evento che mi preoccupa è l'aumento esponenziale di anziani che di sera si sentono soli e così chiamano programmi serali a caso. il signor B. è un fuoriclasse in materia, ma un altro che sembra averci preso gusto è proprio il dg della Rai. è sotto gli occhi di tutti la guerra fredda (ma neanche troppo) tra Masi e Santoro. la mia domanda è: che bisogno c'era di chiamare la Ventura? che avesse sbagliato numero? magari cercando di evitare una figuraccia ha rimendiato dicendo "da voi non mi dissocio". io preferirei dissociarmi da un programma come quello piuttosto che da uno pieno di contenuti che dà voce a chi normalmente non ce l'ha. insomma, alla rai possiamo guardare solo l'Isola dei Famosi e il Tg1, ma non Santoro, Dandini e Floris. io noto una certa differenza tra questi ultimi tre e persone come Ventura e Minzolini. voi no? comunque, l'articolo.
quest'ultima notizia di cui vi parlerò al primo impatto mi ha fatta ridere come un'oca: un diciannovenne egiziano fermato in possesso di eroina si difende dicendo "sono il fratello di Ruby". sicuri che non sia italiano? secondo me ha solo sbagliato tempismo, o magari sesso. povero. mi fa quasi tenerezza. fossi stata una poliziotta l'avrei quasi lasciato andare. tanto in Italia non mettono in carcere né gli evasori né i papponi, perchè mettere dentro uno spacciatore con lo sense of humor? in fondo quando si parla di furfanti con sense of humor siamo degli intenditori.

Nessun commento:

Posta un commento