Per il prossimo weekend si prevede il ritorno alle urne per le città di Napoli e Milano e la guerra si inasprisce sempre di più. Si continua a non tener conto del buon gusto o del rispetto per l'avversario, si continua a gettare fango sul rivale fregandosene delle regole che esistono a riguardo. In fondo siamo in guerra, no? Perchè il nostro Presidente del Consiglio dovrebbe interessarsi della par condicio, per esempio? In effetti lui la tira fuori solo quando gli fa comodo (vedi Annozero, Ballarò, Parla con me,...), ma se è lui il primo ad essere nei guai non guarda in faccia a niente e a nessuno e prepara un videomessaggio, perchè di questo si parla, ad hoc per tutti i suoi telegiornali preferiti. Vorrei ricordare che i videomessaggi solitamente si mandano in onda solo in casi eccezionali e solo in veste ufficiale, non per propaganda, come in questo caso.
Il contenuto è sempre lo stesso per tutte e cinque le interviste a cui dei “giornalisti” assistono con il foglio delle domande prestabilite in mano: "non possiamo lasciare Milano in mano agli estremisti", "Pisapia alzerà le tasse", "Pisapia costruirà le moschee e lascerà i rom liberi di stabilirsi dove credono",... Sempre le stesse frasi e nulla di nuovo. Tutta critica e nessuna argomentazione. Tra l'altro è divertente informarsi a riguardo ognuna di queste asserzioni perchè vien facile rendersi conto delle menzogne che ci vengono propinate a riguardo.
Iniziando con il cosiddetto estremismo di Pisapia, che risale a venti anni fa, quando militava sotto la bandiera del Comunismo. Ne è passato di tempo da allora, talmente tanto che persino quelli che ora sono al PdL ricordano con una certa malinconia i bei tempi passati ad appoggiare la bandiera nera e non sappiamo neppure se questi tempi sono effettivamente già finiti. Sappiamo, in ogni caso, che è possibile che Berlusconi si riferisse ai simboli che si son visti per le strade di Milano il pomeriggio di lunedì, dopo i risultati delle amministrative. Non capisco perchè Pisapia dovrebbe essere il principale colpevole dei colori di cui si vestono le persone che l'hanno votato. Il suo programma non si presenta così estremista come dicono, anzi.
"Pisapia alzerà le tasse". Questo è lo slogan utilizzato da B. fin dalla notte dei tempi contro la sinistra, ogni scusa è buona per rispolverarlo. Eppure tutti i servizi che ci vengono messi a disposizione dai comuni o dallo Stato sono garantiti dalle tasse. Se non ci fossero queste, non ci sarebbero neanche gli stipendi per una gran parte di noi o per ciò che ci sta a cuore. In molti casi si misura il progresso di un paese proprio dallo stato in cui versano i suoi servizi al cittadino, non dimentichiamocelo.
A chi dice che questo candidato di centrosinistra punta a costruire luoghi di culto soprattutto per l’Islam o a dare i diritti necessari ai nomadi per insediarsi dove preferiscono, rispondo dicendo che un PGT che garantisce queste libertà già esiste. Fu votato nel lontano 2010 dalla maggioranza del Comune di Milano, proprio sotto il Sindaco Moratti. Questo piano prevede la “garanzia di luoghi di culto per tutte le religioni rappresentate in città, di ogni culto”. Ieri Pisapia ha risposto alle accuse infondate mosse contro di lui in questo modo: “Mi accusano di voler prevedere una struttura multiculturale e multietnica dicendo che comporterebbe decine di moschee, la zingaropoli; ma dovrebbero considerare quanta credibilità ha questa affermazione. Bossi e tanti elettori della Lega non sanno che il centro multiculturale è già previsto dal piano di governo del territorio approvato dal centrodestra”. Direi che come replica possa bastare al suo scopo.
Nell’ultimo mese o più le opinioni riguardanti il possibile nuovo Sindaco del capoluogo lombardo sono state varie e contrastanti, le campagne e le accuse mosse contro di lui le più svariate, ma sempre ne è uscito indenne. È la prima volta che succede e forse è il segno che qualcosa può ancora cambiare.
Per approfondire:
Le cento campagne della destra a Milano - Il Fatto Quotidiano
Ora per tutti Pisapia è una brava persona
Moschee e aree di sosta per i rom
I messaggi di Berlusconi
Il gioco sporco ora lo fa Bossi
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Le cento campagne della destra a Milano - Il Fatto Quotidiano
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