sabato 14 maggio 2011

Io ho paura dei berlusconiani

Io ho paura dei berlusconiani, non tanto di Berlusconi in sé.
Berlusconi non sarebbe altro che un vecchietto delirante se non avesse al suo seguito una schiera di pazzi senza facoltà di giudizio, che lo assecondano nelle sue barzellette. La sua forza è tutta basata sulla sconsiderata devozione di molti, che vedono e credono in tutto ciò che leggono. Dei moderni San Tommaso insomma. Certi di loro, forse, non sanno che non si può sempre sentir cantare una sola campana (la solita, tra l’altro), ma seguitano a credere come fessi a tutto ciò che gli vien detto. Non penso assolutamente che tutte queste persone siano stupide, forse alcune, ma non tutte. Taluni vedono nel nostro primo ministro ciò che vorrebbero essere loro un giorno (il tipico modello di Lupin III all’italiana che tutti noi, nel profondo, adoriamo), gli altri (quelli che mi spaventano) non si informano, non si interessano, ma militano, come stolti, a testa bassa e guidati da un fanatismo pressoché incondizionato; ed èchiaro che nella scena politica, se così possiamo chiamarla, odierna trovano i loro guru: Santanchè, Brambilla, Alfano, Gelmini, La Russa, Frattini, Moratti…
Di quest’ultima mi preme particolarmente parlare. È nei guai. Guai seri. Non sa più cosa fare. Sappiamo benissimo che è sindaco uscente di Milano e di nuovo candidata per le amministrative di questo fine settimana. Quello che non sappiamo è se davvero verrà rieletta. Le sta proprio provando tutte: un metodo insegnato (e collaudato) da B. è quello di fare della pessima politica, come al solito spargendo calunnie sull’avversario, poi ci sono i grandi progetti pubblicitari (ne sanno qualcosa gli utenti di youtube o i cittadini milanesi), ma ci voleva anche l’arrivo del Capo per far capire in che pasticci si trovi questa povera donna.
Ciò che mi sorprende è che i suoi avversari non sono neanche questi squali paurosi: il candidato PD, già essendo del PD, non fa alcuna paura, il candidato del Terzo Polo suppongo non verrà neanche preso in considerazione dai più, i comunisti e i pensionati non sono che una piccola percentuale che resterà inascoltata e quello che (forse) potrebbe fare più paura è il prescelto del movimento Cinque Stelle. Ricapitoliamo: lo scontro,  mi pare di notare, è tra centrodestra (Moratti), centrosinistra (Pisapia) e movimento Cinque Stelle (Calise). Per essere così scoraggiato l’attuale sindaco deve averle fatte grosse nell’ultimo mandato.
Talmente grosse che neppure il sottosegretario al Presidente del Consiglio Santanchè sa più come difenderla (ad Annozero ha unicamente detto a ripetizione che Pisapia è “un terrorista amico di terroristi che andava in giro con l’eskimo e le Molotov nelle tasche”). Talmente grosse che la Lega prende le distanze da lei. Talmente grosse che persino Casini candida uno dei suoi. Talmente grosse che oramai tutti danno il PdL per spacciato perché Milano è il terreno di prova di tutta la politica nazionale.
La Moratti si autoproclama moderata, ma tutti coloro che le stanno attorno ribattono dicendo che il suo partito, nato come moderato, è, a questo punto, diventato il più estremista.
Nel momento in cui è Bossi a dire di darsi una calmata o è proprio lui a risultare il moderato della situazione… io ho paura dei berlusconiani.

1 commento:

  1. Beh, comunque alla fine qua ha vinto il PD. Però 41% di Lega. Cazzo. Non è un dato rassicurante

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